Guy fa le prove

Jason Statham

Wrath of Man – L’Ira di un Uomo

Ormai lo sappiamo che che a Guy Rutchie piacciono i suoi attori e quando ha un progetto in cui deve allargare il cerchio, deve prima fare le prove. La sensazione è che Operation Fortune sia il suo “gioiellino” in arrivo e che questo sia il banco di prova per Josh Hartnett, D’altronde con la carne al fuoco della serie su The Gentlemen, parecchi dei suoi “pezzi” sono impegnati.

Classico “revenge movie”, una serie di eventi fanno incazzare di brutto Mr. H (The Stath), che si incammina lungo un percorso che seminerà di cadaveri, un po’ come la storia del cavaliere Nero…

Di fondo è il classico film di Ritchie anche se un po’ meno parlato, con un po’ meno personaggi clamorosi, insomma una sorta di “filmetto”, ma con quel carattere che contraddistingue il cineasta inglese.

Ideale per la visione casalinga… nell’ambito delle certezze.

Eleganti, ma non certo gentili

The Gentlemen

Guy Ritchie torna sui sentieri a lui confacenti e confeziona un suo classico gioiello con meccanismo ad orologeria. Stavolta Londra è terra di conquista americana. Un boss della marjuana che vuole ritirarsi si trova nella difficile condizione di dover “scegliere” il suo futuro, ma soprattutto assediato da nemici inattesi.

Come di consueto i personaggi del cineasta inglese sono tutti molto al limite e spesso sopra le righe, ma sempre credibili e soprattutto affascinanti nella loro surrealtà. Resterà scolpito il Coach di Colin Farrell, ma soprattutto il laido detective interpretato da Hugh Grant.

Il tocco speciale di Ritchie fa si che tutti sembrino essere dei vecchi amici che si ritrovano sul set a divertirsi in scioltezza, un po’ come gli “Ocean” di Soderbergh, alchimia per il successo. E poi la capacità di reinventare attori come un Grant che sembra sorgere a nuova vitalità.

Non è Snatch, ma è un gran bel vedere.