Il western revisionato di Kevin

Yellowstone (serie TV)

Un imponente ranch nel Montana, una famiglia piena di conflitti e con carichi psicologici che potrebbero arricchire un’intera accademia di terapisti, nemici dietro l’angolo più o meno spietati e più o meno motivati… e su tutti John Dutton un uomo di altri tempi.

Questa la formula di Kevin, che da sempre ama due cose: il baseball e i cowboys, per rivisitare il genere che gli regalò la statuetta dorata. La famiglia Dutton, di cui è il patriarca detiene il ranch dal 1800 a spese della vicina riserva indiana. Questa volta non c’è alcuna fratellanza, ma rancore. Lo stesso che cova verso la vita che gli ha strappato la moglie ancora giovane.

Yellowstone è come lo stato in cui si svolge: pacifico, ma feroce. Lento, ma sedimentato. Ogni sentimento sembra non scalfire nessuno, ma in realtà brucia dentro con la forza della brace arroventata, lo stesso fuoco che si usa per marchiare il bestiame… e non solo.

Per apprezzarlo bisogna superare lo scoglio dei primi episodi necessari a creare l’affresco. Non è per chi a 5 minuti di soglia d’attenzione che va rinnovata con esplosioni fantasmagoriche, ma se saprete attendere vi entrerà dentro e non ve ne libererete più, perché è questo l’effetto della natura.

E poi, se saprete spostare lo sguardo dalla famiglia e guardare il contorno ci sarà sempre Rip, la vera sorpresa per cui noi tutti tifiamo… sempre!