Lobo Gilderoy Zoolander

Capitol Hill war

In Cinema, Recensione on 25 marzo 2024 at 10:05 PM

Civil War

Partiamo dal presupposto che Civil War non è il film che vi aspettereste dal trailer. Si parte da una storia di formazione di una giovane reporter per presentarci un percorso in un’America dilaniata dal bipolarismo e dall’incapacità di accettarsi. La “guerra civile” è la secessione di alcuni stati che non riconoscono un Presidente che si è concesso un terzo mandato. Un Presidente che ha un’aspetto decisamente trumpiano.

Un modo per fare i conti con i propri problemi interni, a anche quello di presentarci un mondo schiavo -a dispetto di una guerra- dello scoop, della foto “finale”. Un giornalismo pronto a tutto, che con la scusa di rendere onore a suoi stessi martiri, guarda sempre avanti.

Sebbene non priva di difetti, su tutti l’ingenuità della giovane reporter, fin troppo esasperata, l’opera coinvolge e ti porta verso l’unico finale possibile che il regista Garland non teme di mettere in scena.

Ritroviamo una Kirsten Dunst finalmente riciclatasi dall’immagine della “fidanzatina” su cui aveva costruito la sua fortuna.

La seconda duna nasconde il vero traguardo

In Cinema on 26 febbraio 2024 at 8:04 PM

Dune – Parte II

La visione di Villeneuve prende finalmente la sua forma finale, dopo aver pagato il duro scotto all’autore del libro e alle sue complesse visioni, che nella prima parte avevano reso il film un immenso affresco d’ambientazione, ma privo di ritmo e di difficile digeribilità.

Si cambia decisamente passo e si tirano le file -in un certo senso anche in gran velocità- verso l’epilogo e il destino di Arrakis e del probabile Kwisatz Haderach. Tutto magniloquente, musiche, scenografie e ambizioni, ma giustificate dalla mole.

Se il primo vi era piaciuto, non potrete che fare una standing ovation, se invece l’avevate trovato decisamente poco gestibile, questo vi sorprenderà.

Un’opera immensa (e non scevra da possibile sequel preso da libro successivo) e con una chiara visione. Lontana dal cinema mordi e fuggi degli ultimi anni.

Gli innocenti inseguimenti della Pietra Verde

In Cinema, Recensione on 4 febbraio 2024 at 11:53 am

Argylle – La Super Spia

Che Matthew Vaughn sia un regista decisamente pop era chiaro. Quando Jason Fuchs gli ha portato lo scripts di Argylle era fatta perché, diciamocelo, è un gran bel mischione: da All’inseguimento della Pietra Verde alla serie Citadel passando per Innocenti Bugie. E come è andata? La risposta ve la da Sam Rockwell nella foto sopra (aguzza la vista).

La scrittrice di spystories Elly Conway finisce catapultata nel suo mondo di fiction cercando di restare viva e inconsapevole a dispetto di quello che gli accade intorno. Il mondo non è esattamente come lo aveva immaginato e le spie non sono tutto glamour e outfit.

Non è semplice decidere se valga o meno la pena sottoporsi alle oltre due ore di un film che avanza decisamente a inpulso. Un paio di scene epocali, la classica situazione surreale ultra spinta tipica di Vaughn, ma poi momenti al limite del ridicolo, di stanca e forzature notevoli oltre a una protagonista (la ) decisamente fuori ruolo e poco credibile.

Sul grande schermo farà sicuramente più effetto e alla fine intrattiene, ma a dispetto delle citazioni e dei richiami, forse il target finale è quello più giovane.

Alla fine restano due grandi interrogativi: perché la Boutella in un ruolo senza senso e cosa diavolo vuol dire il finalino (si un messaggio su Kingsman, ma dai…).