Lobo Gilderoy Zoolander

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Quanto è difficile mollare il timone…

In Recensione, Serie TV on 19 luglio 2023 at 6:24 PM

Succession – serie completa

Alla fine siamo arrivati a chiudere il cerchio. Succession, la serie che si ispira a una nota famiglia americana, che detiene media e altro, trova la sua conclusione. Nell’arco narrativo di 5 stagioni, il padre padrone Logan Roy, dovrà cedere il timone del suo impero a uno dei suoi 4 figli. Nessuno capace, nessuno con una ferrea personalità, nessuno come lui, fagocitati proprio dal suo ego.

Il più grande pregio di Succession (già vincitrice di numerosi premi) è la sua scrittura e la recitazione (si raccomanda la visione in lingua originale). Il più grande difetto, non da poco? La ripetitività. I personaggi sono imprigionati da loro stessi e continuano ad applicare e muoversi secondo i loro schemi; le motivazioni sono anche giuste, ma in termini di plot ci si ritrova a rivivere il già visto.

5 stagioni non sono poche -anche se Jesse Armostrong ha saputo lui si mollare al punto giusto- per una serie che meriterebbe la visione, ma che se non vi prende subito per l’argomento e la struttura, può risultare pesante al limite del noioso. Vederla o non vederla sta quindi a voi, in ogni caso è un’esperienza!

Hail to the mayor

In Recensione, Serie TV on 30 Maggio 2023 at 10:32 PM

Mayor of Kingstown – 2 stagioni

Mayor of Kingstown raccoglie in un certo qual modo il testimone di Sons of Anarchy. Un uomo solo, dall’indole totalmente diversa dall’ambiente che lo circonda, cerca di cambiare le cose, lasciare la sua impronta, a dispetto degli eventi.

L’impari lotta tra uomo e fato.

In una città dove il business imperante è il carcere (3 prigioni da gestire) è Mike McLusky (Jeremy Renner) il novello Jax Teller, un mediatore tra secondini, galeotti, poliziotti, gang all’esterno e semplici parenti.

Taylor Sheridan ha imparato bene la lezione di Kurt Sutter e mette su un crime ad incastro che lascia sempre avvinti.

Se la prima stagione gode anche di un effetto sorpresa, la seconda riesce comunque nel tenere alta l’asticella seppur con incastri piuttosto macchinosi.

Un mattino buio per lo show, ma luminoso per lo spettatore

In Recensione, Serie TV on 4 novembre 2021 at 5:31 PM
Jennifer Aniston & Steve Carell

The Morning Show

Apple TV ha 3 cose in croce, ma due sono superlative. Ted Lasso, s’è detto, e questa serie.

La prima stagione è uno spaccato della TV generalista spietato e crudo, come anche del modo di approcciare i grandi cambiamenti o le cose che accadono da parte degli americani.


The Morning Show è l’Uno Mattina nostrano. Alex Levy e Mitch Kassler ne sono le istituzioni, almeno finché il #metoo non travolge Mitch e la valanga si abbatte sullo show.
Partendo da questo presupposto veniamo condotti nel labirinto di decisioni, paraventi, coltellate e quanto di peggio l’umanità -soprattutto quella che abita un network- possa offrire.

Lo si potrebbe definire un The Newsroom al vetriolo (con dialoghi meno brillanti invero).

Il suo creatore Jay Carson (già produttore di House of Cards), aveva fatto le prove su come presentare uno scandalo con Il Vizio del Potere (dimenticabilissimo). Qui confeziona una pietanza di alta cucina.


La prima stagione di The Morning Show è uno must see assoluto, non so se lo stesso si potrà dire della seconda.

Buona la prima? No! Meglio la seconda

In Recensione, Serie TV on 9 ottobre 2021 at 12:23 PM
Ted Lasso / Jason Sudeikis

Ted Lasso (stagione 2)

Caparezza intonava il tormentone che il secondo album è sempre il più difficile, si sa. Sarà pure vero, ma la seconda stagione di Ted Lasso vola moto più in alto della prima.

Episodi più lunghi, respiro più ampio, ma effettivamente come si può fare meglio una volta sfruttato il twist dell’allenatore NFL buttato in Premier League? Semplice, spostando l’attenzione, il fuoco, della serie da Ted al resto del mondo.

No è più quindi Lasso il fulcro del tutto, restandone comunque al centro, ma il suo mondo e quello di un club che si rivela una vera e propria famiglia allargata. Tutto questo alternando abilmente il peso dei comprimari in un’operazione che è al confine tra il giocolierismo e la scrittura audace. Funziona!

Continuiamo così a sorridere e a seguire con grande voglia le vicende del Richmond, ma soprattutto ad incontrare un paio di episodi assolutamente da antologia: Carol of the Bells (4) e No Weddings and a Funeral (10).

Ted Lasso è il toccasana del malumore e il finale -effettivamente l’ultimo episodio è il più debole- è solo una chiara apertura alla stagione 3… tra un anno!

Ritorno al passato

In Recensione, Serie TV on 14 luglio 2021 at 2:19 PM

Generazione 56K

La mossa del furbetto. Tant’è Generazione 56K. Il fascino degli anni 80, dei modem, delle “cassettine”, del telefono in casa… tutto molto bello, ma effimero. La vera storia si svolge ora, con sapienti flashback a… 56k appunto.

Grancesco Capaldo (meglio noto come Francesco Ebbasta) è l’uomo dietro la cinepresa -e i testi- di The Jackal, che fosse uno scafato quindi non c’era dubbio. Il prodotto che confeziona è quindi divertente, a tratti, nostalgico, a tratti, sorprendente, quasi mai, e adatto a riscuote consensi in larghe fasce di pubblico. Gli 8 episodi da mezz’ora sembrano fatti appositamente per riempire quei brevi tempi che ciascuno ha.

Due attori praticamente esordienti, ed economici, come la Cappelli e Spagnoletti, mettono su la classica storiella d’amore, coadiuvati da un contorno di volti più o meno noti.

Due risate ve le farete, una lacrimuccia sui tempi che furono forse ci scappa, ma tant’è…. d’altronde anche i modem del tempo erano piuttosto lenti e inaffidabili.

Sudeikis rules

In Recensione, Serie TV on 14 giugno 2021 at 10:54 PM
Nick Mohammed – Jason Sudeikis – Brendan Hunt

Ted Lasso – stagione 1

Con l’umorismo tipico del Saturday Night Live, Sudeikis veste i panni di Ted Lasso, vincente allenatore di football americano, trapiantato in Inghilterra alla guida di un team di Premier League. Un uomo che non sa nemmeno quanti tempi si giocano, figuriamoci cosa sia il fuorigioco…

Forse la cosa migliore di Apple TV, non che ci voglia molto considerato l’esiguo catalogo. Un umorismo strisciante per un format da sitcom, ma organizzato come una serie (e senza risatine). Decisamente un prodotto per famiglie che non spinge sul volgare, ma sull’assurdo, scelta vincente!

Si vede tutto d’un fiato, ci si fanno belle risate, un pizzico di romance e un cast niente male, quindi quasi imperdibile.

Nel caso ve lo chiedeste la ricetta è: burro, farina, farina di mandorle, zucchero, vaniglia e un pizzico di sale.